Si, lo so' gia' i commenti. "ma non hanno 7 mesi da riempire, perche' correre?" Avevamo prenotato questa visita pensando di non arrivarci in queste condizioni. Ma tant'e'.
Tutto cio' premesso..., come direbbe una mia amica, il motivo che da solo vale tutto il viaggio fin qui, e' il rapporto che si instaura immediatamente con le persone incontrate per caso per strada. Sembra che incontrandoci, tutti i loro doveri perdano di importanza. Se sono in banca per portare a termine un'operazione, ti chiedono "da dove vieni, perche' sei qui, dove vai? ", a questo punto, lasciano tutto e, devono accompagnarti fin dove devi andare oppure se il luogo e' troppo lontano, ti consegnano ad un'altro passante che, sul serio, sara' felice di sostituirsi al primo, anche lui improvvisamente dimentico delle sue incombenze. Alla faccia del colore dominante, il NERO, le loro faccie sono costantemente aperte al sorriso.
Qui abbiamo avuto l'opportunita' di conoscere Felice, la nostra guida. Nome italiano, cambiato in coda al cambiamento di religione, il quale sembra essere veramente una persona Felice. In passato ha trascorso 15 anni in Italia per studiare medicina per poi trasferisi negli USA per completare il corso di studio. Ora, per gli strani avvenimenti della vita, fa l'accompagnatore di coppie o di piccoli gruppi in visita qui a Teheran. Per lui sembra non ci sia niente di meglio che parlare della storia del suo paese con persone che gli permettano di parlare l'Italiano. Felicemente Felice!
Nessun commento:
Posta un commento